In data 10 giugno 2014 la Corte costituzionale ha depositato le motivazioni della sentenza n. 162/2014, con cui spalanca le porte alla PMA eterologa nel nostro ordinamento.
Secondo la Corte, il figlio è oggetto del desiderio insindacabile di chi in ogni modo lo voglia assemblato in laboratorio.
La PMA eterologa è la separazione pervicacemente premeditata di un bambino dai suoi genitori reali. Nulla ha pertanto a che vedere, come invece la Corte paventa, con il nobile istituto dell’adozione, che (eventualmente) restituisce a un bambino, che si ritrovi in stato di abbandono, una famiglia (se ritenuta idonea).
Per un primo commento cliccare qui: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-diritto-al-figliola-consultaapre-scenariinquietanti-9445.htm
Sembra poi che la Corte non tenga conto dei drammi che l’eterologa provoca nella vita delle persone, là dove è praticata: http://costanzamiriano.com/2014/06/10/mio-padre-si-chiama-donatore-3/